Un catalogo è una presentazione digitale o cartacea dei prodotti di un’azienda. La realizzazione di questo strumento è essenziale ai fini pubblicitari e mediatici di un brand con l’obiettivo è presentare il proprio merchandising ai clienti in maniera intuitiva ed essenziale. Oltre agli aspetti creativi, di impaginazione grafica è bene prestare attenzione anche alla fase di stampa, troppo spesso sottovalutata. Per la stampa di un catalogo infatti è fondamentale la collaborazione con una tipografia per ottenere un risultato professionale, in grado di attrarre clienti e presentar loro i propri prodotti in maniera ottimale.
Affidarsi ad una qualsiasi tipografia o a un finto professionista potrebbe pregiudicare tutto il lavoro, facendo perdere denaro, tempo e fiducia dei clienti. Il consiglio è quindi investire in una buona tipografia e ottenere il proprio catalogo dei sogni.È solo rivolgendosi ad aziende esperte del settore, come nel caso della storica tipografia Priulla, che si potrà ottenere un risultato eccellente nella stampa di cataloghi aziendali e cataloghi d’arte.
Come stampare un catalogo
Prima di stampare è necessario prestare attenzione ad alcune accortezze.
La grammatura rappresenta il peso della carta. Può sembrare un requisito da poco ma in realtà è il biglietto da visita di un catalogo.
Una carta troppo sottile, trasparente o molliccia imprime un’idea mediocre ed economica, associando incosciamente i prodotti aziendali a qualcosa di bassa qualità.
Per dare un’idea pratica della grammatura, basti pensare che le fotocopie hanno una grammatura di 75 gr/m2. Si evince quindi che un buon peso si aggira sui 150 gr/m2 o 200 gr/m2 per cataloghi longevi che devono perdurare nel tempo.
Ma in base alla grafica e al numero di pagine del proprio catalogo sarà la tipografia stessa a consigliare la grammatura migliore.
Il tipo di carta è un’altra delle scelte da fare. Esistono comunque riferimenti basic per la carta:
– La carta patinata opaca è la più comunemente utilizzata. Le sue caratteristiche permettono una stampa di alta qualità. I colori vengono assorbiti in maniera ridotta e ciò ne mantiene la luminosità e stabilità anche dopo lungo tempo.
– La carta patinata lucida ha uno strato superficiale lucido che la rende meno coprente, perciò bisogna aumentare la grammatura per evitare che le foto possano comparire sul retro. Questo tipo di carta è il preferito per cataloghi con molte fotografie in quanto capace di rendere brillanti i colori e definire in maniera netta i contorni.
– La carta usomano è molto comune in ambito casalingo. Il suo prezzo economico la rende ideale per libri tascabili o in low budget.
Infine la rilegatura è importante perché in base ad essere si avrà una tenuta maggiore nel tempo, essa può essere in:
– brossura fresata ovvero le pagine sono divise in fascicolo e incollate tramite una fresa
– Filo refe ovvero le pagine sono cucite prima di essere incollate
– Spirale dove le pagine sono bucate e unite tramite anellini, capaci di mantenere il catalogo aperto in una determinata pagina
– Spillata, usata per cataloghi molto piccoli ed economici e consiste nella spillatura della piegatura.