Come aprire un’impresa di pulizie: adempimenti necessari e consigli per avviare la propria attività

Il settore delle pulizie è un segmento del mercato italiano in crescita e magari potreste avere l’intenzione di avviare la vostra attività indipendente.

D’altronde la domanda non manca: dalle aziende ai centri commerciali, passando per le palestre e il settore dei servizi alla persona fino ad arrivare ai condomini. Gli imprenditori molto spesso preferiscono affidarsi ad un’azienda esterna per appaltare il servizio di pulizia e igienizzazione piuttosto che di assumere personale qualificato.

Il motivo è molto semplice: magari la dimensione degli spazi in azienda e la quantità del lavoro non giustifica un’assunzione, oppure non si ha modo di acquistare macchinari professionali per la gestione di tali operazioni in modo autonomo ed è qui che entrano in gioco le imprese di pulizie.

Nelle prossime righe vedremo insieme tutto quello che dovrete fare se desiderate avviare la vostra attività nel settore delle pulizie.

Gli adempimenti burocratici

Chiaramente lavorare nel settore in modo autonomo significa aprire una partita iva. Potrete costituire una società di capitali o di persone, oppure aprire una ditta individuale. Nel caso non abbiate molta dimestichezza in materia, vi consigliamo la lettura di questo articolo dove troverete le principali differenze tra le tre tipologie di azienda appena citate.

In tutti e 3 i casi è comunque necessario aprire la partita iva, effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, iscrivere i soci o il titolare all’Inps sotto la posizione della Gestione di Commercianti ed Artigiani, effettuare la segnalazione all’Inail di inizio attività (molto importante se assumerete dipendenti), richiedere la SCIA (qui potrete scoprire come fare) e stabilire quale sarà il codice ateco associato all’azienda.

Normalmente quello che viene maggiormente utilizzato è 81.20.00 che corrisponde alla pulizia generale e non specializzata di edifici di ogni tipo. In questo caso vi consigliamo sempre di farvi assistere da un commercialista di fiducia.

Quali requisiti servono per aprire un’impresa di pulizie

Nel caso vogliate aprire un’azienda che si occupi di pulizie ordinarie e non specializzate, sarà sufficiente non aver subito condanne penali per i reati inclusi nell’Art. 2 della Legge numero 82 del 1994, non essere inseriti in alcuna procedura fallimentare e non essere sottoposti a misure preventive dall’antimafia.

Se invece desiderate avviare l’attività nel settore delle pulizie specializzate, come ad esempio quelle dei macchinari industriali, sanificazione o disinfestazione, allora dovrete anche soddisfare alcuni requisiti tecnici.

I più importanti prevedono una qualifica professionale inerente a questo tipo di attività e aver lavorato per almeno 3 anni in un’azienda del settore, in modo da poter avere delle competenze documentabili.

Cosa fare dopo l’apertura dell’attività?

Aprire un’impresa di pulizie non è di certo una passeggiata, specialmente se andiamo a notare tutto ciò che c’è al suo interno.

Se deciderete di intraprendere questa strada dovrete trovare i fondi per avviare la vostra ricerca dei primi clienti che vi porteranno fatturato, nonché la possibilità di assumere dipendenti.

Inoltre bisogna sempre considerare il costo dell’attrezzatura. Se volete distinguervi dalla vostra concorrenza ed emergere per il livello del vostro servizio, farete bene a preventivare le spese per l’acquisto di macchine professionali, come ad esempio lavasciuga pavimenti, aspiratori, monospazzola e tutto ciò che dovrà essere utilizzato dai vostri dipendenti.

Per approfondire la questione relativa alla strumentazione professionale per le imprese di pulizie, vi consigliamo di recarvi sul sito comac.it, azienda tra le più importanti in Italia per la vendita di tali dispositivi, dove potrete trovare moltissimi articoli all’interno del blog che vi spiegheranno il funzionamento di ogni macchinario, con la possibilità di confrontare diversi modelli e richiedere anche un preventivo per l’acquisto.

Mettete a budget anche i servizi di un buon consulente del lavoro: sarà per voi indispensabile per l’assunzione dei primi collaboratori, l’emissione delle buste paga e il calcolo delle spese che dovrete sostenere e mettere a bilancio in relazione al vostro personale impiegato.

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