Consulente aziendale: caratteristiche, ruolo e attitudini nell’epoca della trasformazione digitale

In un’epoca in cui i cambiamenti si susseguono a ritmi vertiginosi, anche il consulente di azienda deve adeguarsi ed essere pronto a rispondere a qualsiasi eventualità.

Ciò vuol dire che se fino a qualche tempo fa, per svolgere questa professione potevano essere sufficienti conoscenze generiche, oggi è invece indispensabile conseguire una specializzazione nel settore di cui poi ci si occuperà.

Bisogna non solo seguire degli studi specifici, ma anche specifici corsi in consulenza Manageriale per imprenditori a Bergamo in modo da acquisire competenza e soprattutto ad ottenere successo professionale.

Di fronte a tutto questo, viene naturale chiedersi quale sia attualmente, il ruolo del consulente aziendale, quali caratteristiche ed attitudini deve (o dovrebbe) avere per far sì che l’imprenditore gli si rivolga con fiducia e soprattutto, come deve (o dovrebbe) operare per mantenerla.

Cerchiamo di inquadrare meglio questa figura professionale.

Consulente aziendale: di cosa si occupa

Prima di tutto vediamo cosa fa, di preciso, un consulente aziendale e quali compiti gli competono.

Le sue mansioni principali che questa figura professionale deve svolgere sono:

  • studio delle migliori strategie che servono a migliorare le prestazioni dell’impresa,
  • elaborare valide proposte per migliorare l’efficienza dei processi,
  • partecipare sotto ogni aspetto allo sviluppo di prodotti e servizi aziendali,
  • approntare validi sistemi di contabilità e di gestione industriale,
  • occuparsi della pianificazione finanziaria e del controllo di gestione,
  • occuparsi di fare proposte per organizzare nel modo migliore possibile l’area marketing delle imprese,
  • analisi dei dati e delle informazioni di tipo economico,
  • occuparsi della valorizzazione del personale che lavora, a vario titolo, all’interno dell’azienda.

Come è facile intuire, tutte le suddette attività sono abbastanza complesse ed anche importanti per un business che sia competitivo e soddisfacente, quindi pensare di occuparsene da soli, senza affidarle ad un professionista competente nel campo, non è una buona idea e, anzi, significa penalizzarsi pesantemente.

Oltretutto occorrono software adatti a supportare tali iniziative e che siano i migliori possibili, quelli più innovativi e all’avanguardia.

La digitalizzazione, infatti, è un altro aspetto sul quale non è possibile non essere qualificati, in quanto anche dal livello di essa dipende la riuscita di qualsiasi tipologia di business.

Quali sono le caratteristiche che un consulente aziendale deve avere

Riassumendo, potremmo dire che il consulente aziendale, attualmente, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche e facoltà:

  • capacità di riflessione,
  • creatività,
  • disponibilità al confronto,
  • dono della sintesi,
  • competenza,
  • serietà,
  • affidabilità,
  • professionalità.

Anche la tempistica gioca un ruolo rilevante: è necessario concludere l’incarico e sostenerne i risultati monitorandoli nel tempo.

Meglio diffidare di un consulente aziendale che non vi sembra abbia sufficiente competenza nel campo, e magari neanche esperienza, così come di uno che appaia troppo venale, ovvero che tenti maldestramente di prolungare la consulenza per troppo tempo al fine, ovviamente, di guadagnare di più.

Il consulente aziendale ideale

Il consulente aziendale ideale è colui che sa creare con il cliente un rapporto a lungo termine, ovviamente fruttuoso e reciprocamente vantaggioso.

L’asset vero del consulente, infatti, è proprio il valore della relazione con il suo cliente.

Egli deve essere capace di costruirsi una solida rete di contatti, di sviluppare relazioni a lungo termine e deve anche essere capace, in qualche modo, di scegliersi i clienti con cui è altamente probabile stabilire una relazione soddisfacente.

Non in secondo piano poi, va messa l’etica lavorativa: le decisioni non devono essere prese tenendo come punto di riferimento il guadagno personale, bensì le esigenze del cliente.

Solo così è possibile stabilire un contatto tra consulente ed imprenditore che sia realmente vantaggioso per entrambi, non solo sotto l’aspetto economico, ma anche dal punto di vista, non meno importante, dell’espressione della massima potenzialità dell’esercizio professionale di entrambi che si esplichi in una forma di business redditizia ed innovativa che sia l’orgoglio di tutte le parti in causa.

 

 

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